News 15/02/2023
Viareggio, una lunga storia di arte, cultura e colore

Viareggio trae il suo nome dall’espressione latina “Via Regia”, la strada reale; così si chiamava l’accesso a quest’area considerata da tempi lontani di strategica importanza. Avamposto di mare conteso tra Pisa e Lucca, solo nel ‘700 Viareggio divenne un Comune, con i nobili lucchesi che iniziarono a edificarvi i loro palazzi. Era l’alba di una delle località balneari oggi più note e amate, culla di folklore, arte e cultura. Dalle celebri architetture in stile liberty fiorite nel ‘900, con il trionfo di fregi e decorazioni che riecheggiano l’Oriente, alla letteratura del premio Viareggio Rèpaci, alle note inimitabili dell’opera di Giacomo Puccini, la località toscana vanta una storia di bellezza ed eccellenza negli ambiti creativi più disparati. Una storia che ha plasmato il panorama cittadino con luoghi iconici che possiamo ancora ammirare: dall’elegante Villa Argentina, oggi sede di eventi e mostre, a villa Paolina, appartenuta alla sorella di Napoleone Bonaparte, alle inconfondibili architetture che caratterizzano la Passeggiata. Una vena artistica confluita anche nel grande evento simbolo di Viareggio e della sua anima popolare: il famoso Carnevale considerato oggi uno dei più importanti d’Italia e del mondo. Una sfilata di coloratissimi carri dalla graffiante impronta satirica, fortemente legati all’attualità e realizzati da abilissimi artigiani della cartapesta. Una tradizione che ebbe inizio nel 1873, dapprima con una sfilata di calessi il giorno del Martedì Grasso, divenuti in seguito costruzioni sempre più complesse e sorprendenti. A imprimere la svolta decisiva fu il pittore Antonio D’Arliano (1899-1992), che ideò la tecnica della “carta a calco” permettendo di realizzare carri imponenti e al contempo leggeri. Oggi la magia del Carnevale prende vita nella Cittadella del Carnevale, un vero hub creativo nei cui hangar nascono le monumentali architetture di cartapesta. Qui ha sede anche il Museo del Carnevale, un viaggio tra bozzetti d’autore e altre testimonianze.
L’anima artistica di Viareggio non vive solo nei celebri carri; la città vanta nella sua storia nomi illustri come l’espressionista Lorenzo Viani (1882-1936) e il futurista Uberto Bonetti (1909-1993), ideatore di un personaggio simbolo di Viareggio e del suo Carnevale: Burlamacco.
Una città baciata dal mare e da una convergenza unica di suggestioni, spinte creative e intellettuali, in un’atmosfera che avvolge il visitatore lasciando un ricordo indelebile.