News 27/07/2022
Luni, a due passi dal mare l'eco dei secoli

Luni è un Comune sparso della Provincia della Spezia, con una storia affascinante: sembra che il suo nome abbia origini nell’antichità romana. Il primo insediamento nacque nel 177 a.C. e, secondo una teoria, venne consacrato alla dea Luna. Un’altra ipotesi vede invece “Luni” derivare da “Lun” o “Luk”, un termine celto-ligure che indicava la palude: l’ambiente che caratterizzava quel territorio, tanto da richiedere un’accurata opera di bonifica.

Tuttora a Luni possiamo ammirare un’imponente eredità degli antichi romani: l’Anfiteatro, che inizialmente si affacciava sul mare. Oggi, a causa dei mutamenti della costa, si trova a circa 2 km dalle acque del Tirreno. Gli elementi rimasti sono i sostegni delle gradinate. Lo scenario che si presenta ai nostri occhi riesce comunque a evocare i fasti di un’opera unica, un tempo in grado di ospitare circa 7000 spettatori e impreziosita da decorazioni in marmo. La struttura massiccia riprende in versione ridotta quella dei grandi anfiteatri e sembra che al suo interno si svolgessero spettacoli con gladiatori.

Nel Museo Archeologico di Luni reperti e ricostruzioni ci aiutano a evocare gli antichi splendori di questa opera sorprendente, viaggiando nel tempo con la mente. Possiamo inoltre ammirare preziosi elementi quali mosaici e capitelli finemente lavorati, testimonianze di una civiltà di grande raffinatezza artistica.

Altra architettura di spicco ammantata dal fascino della storia è la Torre di Guinigi, che venne edificata nel XV secolo, un tempo parte di un castello con funzioni difensive. Trae il suo nome da Paolo Guinigi, il signore di Lucca che nel 1404 annesse Luni ai suoi possedimenti. Si dice che Guinigi portasse spesso la moglie Ilaria del Carretto e i figli sulla sommità della torre, ad ammirare il vasto panorama.

A Luni ci accolgono quindi imponenti suggestioni di epoche lontane, che svettano in un paesaggio verdeggiante ai piedi delle Alpi Apuane. Una terra fertile, ben diversa dalle antiche paludi affrontate dai primi colonizzatori romani: sono numerose le coltivazioni vinicole e olearie, alla cui storia è dedicato un museo. Si tratta del Museo Etnografico, situato in località Cannetolo nella sede di un frantoio ottocentesco, il Frantoio della Colombara.
Olio e vino si abbinano a una ricca gastronomia lunigianese; una gita a Luni può rappresentare un’occasione per gustarne i sapori. Tra i piatti di spicco della tradizione troviamo i testaroli, losanghe di pasta condite con pesto o altri sughi. Molto diffusi e apprezzati anche i panigacci, sottili focacce da gustare con formaggi e salumi tipici.
Cultura, storia, natura e buona tavola: l’atmosfera di Luni, con il suo fascino sospeso tra passato e presente, riesce indubbiamente a conquistare i sensi.

Immagine di copertina tratta da Wikipedia: Roccella~frwiki, CC BY-SA 4.0 licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Anfiteatro-luni.jpg